Il concessionario propone uno sconto sull’acquisto di un’auto nuova, in cambio però della sottoscrizione di un finanziamento per l’acquisto a rate. Ma è qui che scatta la fregatura.  molto spesso le concessionarie tendono a scoraggiare l’acquisto dell’auto con pagamento in un’unica soluzione. In alcuni casi, addirittura, sconti e promozioni sono vincolati esclusivamente all’accensione di un contratto di finanziamento. E fin qui non vi è nulla di anomalo.

Il problema pare crearsi nell’atto della vendita in relazione alle informazioni fornite : all’atto dell’acquisto viene spiegato all’acquirente che lo sconto, ad esempio di 1.000 euro (somma puramente esemplificativa) è vincolato all’accensione di un finanziamento. Ed è qui che si formalizza la pratica commerciale scorretta in quanto la concessionaria suggerisce di accendere il finanziamento per accaparrarsi lo sconto, saldare alcune rate e, in un momento successivo, chiedere l’estinzione anticipata del finanziamento, versando l’intera somma.

Da un’analisi di alcuni contratti di compravendita e dei contratti accessori di finanziamento, eseguito da Arco Consumatori,   è emerso però che lo sconto è vincolato al fatto che il finanziamento venga estinto solamente dopo il pagamento di almeno 10 – 13 – 15 rate, in caso contrario al cliente verrà richiesto il rimborso della somma scontata.  E’ palese che quella posta in essere da alcune concessionarie sia una pratica commerciale scorretta in quanto, pur di concedere uno sconto al cliente, il venditore propone la sottoscrizione di un contratto accessorio di finanziamento, illudendo di poterlo estinguere in qualsiasi momento, senza quindi avere maggiorazioni nel prezzo. Al contrario invece, vincolando il cliente per 13 mensilità, lo obbliga a saldare non solo l’importo capitale ma anche la quota interessi portandolo, senza che lo stesso ne sia consapevole a pagare di più. La clausola che vincola al pagamento di almeno un numero minimo di rate prima di poter estinguere in finanziamento è una clausola vessatoria, in quanto limita, di fatto, la libertà del consumatore di estinguere o surrogare il finanziamento in qualsiasi momento. Questa clausola deve essere espressamente controfirmata dall’ utente con una firma specifica, non può essere genericamente inserita nel contratto o, addirittura, inserita a penna dal venditore, senza espresso consenso del cliente.

Consigliamo, ogniqualvolta decidiate di vincolarvi un contratto di finanziamento, di controllare tutte le informazioni che riguardano i costi, riassunti nel Taeg che vi serviranno per capire cosa e quanto andrete a pagare oltre a capitale in ciascuna rata. Invitiamo i consumatori a segnalarci i comportamenti scorretti di vendita di veicoli con contestuale contratto di finanziamento, i nostri volontari sono a disposizione per fornirvi l’assistenza necessaria.