La vicenda Dentix per cui migliaia di cittadini sono rimasti gabbati dalla chiusura dei centri odontoiatrici in cui si stavano facendo curando, assume una particolare e grave e specifica caratteristica rispetto ai tanti casi che disgraziatamente coinvolgono cittadini consumatori.
Infatti, in questo caso oltre alle classiche questioni che l’inadempienza comporta, quale il recupero dell’esborso economico già effettuato o la sospensione di pagamenti in essere anche attraverso la formula del credito al consumo tramite prestiti rateali effettuati da finanziarie, vi è un problema legato alla delicata questione della salute. Salute che non può aspettare tempi lunghi quali si potrebbero prospettare anche se con giuste richieste all’Antitrust, al Ministro dello Sviluppo Economico od ancora al Ministro della Salute. Ed allora la prima cosa da fare, poi verranno le altre, è quella di denunciare formalmente la Dentix per inadempienza contrattuale, richiedendo contemporaneamente e formalmente tempi certi: o di ripristino del centri di cura per la continuità del servizio interrotto o l’immediata restituzione delle cartelle cliniche dei pazienti stessi.
Tale questione è fondamentale ed è passibile, su denuncia e su richiesta dei pazienti in cura qualora non fosse onorata, anche di interventi da parte dell’autorità giudiziaria. A seguire poi tutte le altre attività di carattere vertenziale o legale sulle questioni finanziarie prima esposte, quali somme anticipate o pagamenti rateali in essere – dichiara Rosario Trefiletti Presidente Centro Consumatori Italia.
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