Oggi risparmiare sull’acqua è utile, ma non molto significativo dal punto di vista dell’impatto che questo bene preziosissimo ha sulle nostre finanze. Di fatto l’acqua costa poco, almeno rispetto all’elettricità o il gas, ma non sarà sempre così. Siamo ufficialmente in emergenza, i cambiamenti climatici ci porteranno ad avere sempre meno acqua a disposizione e quando c’è scarsità, si sa, il prezzo cresce.

Allora, prima che sia tardi, prima che tutti corrano ai ripari, prendiamoci un vantaggio e impariamo fin da ora alcune buone pratiche per risparmiare acqua in casa.

La prima cosa da fare è evitare di fare il bagno e passare esclusivamente alle docce, risparmierete solo con questa mossa il 75% dell’acqua che consumate in un anno. Questo vale soprattutto sei imparerete a fare docce veloci, di massimo 5 minuti.

Non dobbiamo mai dimenticare che ogni minuto passato in doccia  si sprecano dai 5 agli 8 litri d’acqua, dipende dalla potenza del getto naturalmente.  Considerando poi che dovrete riscaldare una quantità d’acqua minore, avrete anche un impatto positivo sulla bolletta del gas o dell’elettricità, se malauguratamente avete ancora il boiler elettrico.Il secondo grande punto di spreco dell’acqua è l’utilizzo della lavatrice e della lavastoviglie, che ne consumano una quantità esorbitante. La prima regola è far funzionare questi elettrodomestici solo quando sono a pieno carico, soprattutto la lavatrice, ma anche evitare di cambiare vestiti ogni giorno, voglio dire, non succede niente se tenete un paio di pantaloni per una settimana. La lavastoviglie invece proprio non la dovreste usare, o almeno limitarvi ad utilizzarla solo quando avete molte stoviglia da lavare. E’ vero che una lavastoviglie di nuova generazione, e a pieno carico, fa risparmiare anche un 80% di acqua rispetto al lavaggio manuale, ma questo discorso non vale se avete pochi piatti e bicchieri da lavare. Di fatto, se dopo ogni pasto lavate manualmente ciò che avete appena usato, risparmierete molto di più, se invece accumulate le stoviglie dell’intera giornata, poi queste dovranno essere messe in ammollo perché il cibo si è incrostato, e lì lo spreco d’acqua aumenta notevolmente.

Il terzo metodo è quello di utilizzare dei secchi per la raccolta dell’acqua piovana. E’ sufficiente utilizzare i comuni secchi di plastica che ci rimangono in cantina dopo che abbiamo pitturato l’appartamento, cioè quelli che contenevano il colore o la calce. Possiamo pulirli bene e posizionarli in giardino, sul terrazzo o anche sul tetto del condominio. L’acqua che raccoglieremo potrà essere utilizzata in moltissimo modi: per innaffiare le piante, lavare i pavimenti, le stoviglie o l’auto. Essendo priva di calcare va bene per il ferro da stiro, ma anche da utilizzare al posto di tirare lo sciacquone del wc. L’unico utilizzo che si deve evitare è naturalmente quello alimentare, perché può essere inquinata da diversi agenti atmosferici e inoltre non contiene sali minerali, quindi a lungo andare può portare a deficit nell’organismo e malattie. Ovviamente chi possiede ampi spazi può dotarsi di grandi cisterne che possono accumulare anche fino a 1000 litri d’acqua, e ottenere un risparmio piuttosto notevole.

Insomma non possiamo far finta che la scarsità d’acqua non rappresenterà un grave problema già a partire da quest’estate. Il Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi di bacino ha detto che già quest’anno l’acqua non sarà un bene scontato per tutti; se la siccità persiste ci potrebbero essere tre milioni di italiani che soffriranno per la mancanza d’acqua, con conseguenze piuttosto gravi sulla popolazione, l’agricoltura e tutta l’economia in generale. Parliamo di un bene quindi che dobbiamo fin da subito imparare a conservare e utilizzare in modo attento.

Fonte : smetteredilavorare.it