Capiamo Prima cos’è un Sistema Piramidale:
Il Marketing Piramidale è un Modello Commerciale che implica lo scambio di Denaro per reclutare nuovi soggetti, e solitamente senza uno scambio di Beni e Servizi. Man Mano che il reclutamento procede diventerà sempre più difficile reclutare nuove persone, e quindi per gli ultimi entrati sarà impossibile generare profitto.

Il termine “piramidale” deriva dalla struttura formale in cui viene organizzata la vendita……nella quale la persona in cima alla piramide è la prima a vendere un bene, o un servizio, a un certo numero di persone, le quali si incaricano di introdurre altre persone nello schema a un livello successivo, con l’obiettivo di allargare la base della piramide sotto di sé, in modo da ottenere guadagni corrispondenti ai volumi di vendite prodotti dalla propria struttura.

Schema Ponzi e Catena di Sant’Antonio:
La Forma di Pagamento di Commissioni per il Reclutamento di Nuovi Distributori viene chiamata catena di Sant’Antonio.
Lo schema di Ponzi permette a chi comincia la catena e ai primi coinvolti di ottenere alti ritorni economici a breve termine, ma richiede continuamente nuove vittime disposte a pagare le quote. I guadagni derivano infatti esclusivamente dalle quote pagate dai nuovi investitori e non da attività produttive o finanziarie.

Il sistema è naturalmente destinato a terminare con perdite per la maggior parte dei partecipanti, perché i soldi “investiti” non danno alcuna vera rendita né interesse
Un Sistema piramidale, quindi, è un’organizzazione gerarchica dove in altro c’è un capo, sotto di lui dei Dirigenti, poi dei Supervisori, fino alla base, dove troviamo i dipendenti.
Man mano che scendiamo si Aumenta di Numero e si guadagna sempre Meno.

Che differenza c’è tra vendita piramidale e multilevel marketing?
Nel sistema piramidale il guadagno avviene esclusivamente in base alla capacità di introdurre nuovi affiliati. Ma il guadagno, come detto, se c’è è solo per chi si trova al vertice della piramide. Chi arriva dopo è infatti destinato a non recuperare il corrispettivo della quota di accesso versata. A differenza dei sistemi di vendita piramidali, il multi-level marketing è un sistema di vendita legale che sussiste quando una società, che produce dei beni di consumo (per es. cosmetici, articoli per la casa, libri, ecc.) o che offre dei servizi (prodotti finanziari, contratti di telefonia ecc.), ricerca i clienti non solo per far loro acquistare tali prodotti o servizi, ma anche per farli diventare dei venditori autonomi dei prodotti della società. I nuovi rivenditori, a loro volta, vengono invogliati a cercare altri consumatori e venditori, dato che guadagnano non solo sulle vendite direttamente effettuate, ma anche sulle vendite realizzate dai propri reclutati. In questo caso, il consumatore corre il rischio di perdere la tutela “di consumo” perché di fatto diventa un incaricato alle vendite che però, per cominciare, deve pagare il materiale informativo e i prodotti consegnati dalla società. In questo caso, i promotori hanno comunque come fine quello di vendere e distribuire prodotti e servizi della società, mentre nel sistema piramidale l’unico fine dei promotori è quello di riuscire ad accumulare più soldi possibile, senza necessariamente offrire un prodotto o un servizio in cambio.

Cosa dice la legge?
In Italia i sistemi piramidali sono vietati dalla legge n. 173 del 2005. Questa normativa vieta le operazioni, le strutture e le organizzazioni di vendita finalizzate al reclutamento di persone a cui si vende una posizione all’interno della struttura stessa con la prospettiva di guadagni futuri e ipotetici e con l’incarico di reclutare altre persone. Per chi organizza queste attività sono previsti l’arresto da sei mesi a un anno o un’ammenda da 100mila a 600mila euro. Nel 2012 la sentenza n. 37049 della Corte di Cassazione ha allargato l’attuazione della legge anche a questo tipo di pratiche effettuate su Internet.

Per quanto riguarda invece la vendita diretta a domicilio, l’art. 4 della legge riconosce il diritto di recedere dall’incarico entro 10 giorni dalla stipula del contratto (che deve essere in forma scritta). Il recesso si esercita tramite l’invio alla società di una lettera raccomandata con ricevuta di ritorno e non vi è l’obbligo di motivazione.