Con phishing si intende l’acquisizione indebita di dati personali tramite siti Web, e-mail o messaggi contraffatti con l’obiettivo di sottrarre denaro dal conto del malcapitato o danneggiarlo personalmente in altro modo. Phishing è un termine inglese creato dall’unione di «password harvesting» (raccogliere password) e «fishing» (pescare), che indica quindi il tentativo di «catturare» password utilizzando un’esca.
Se i truffatori entrano in possesso dei nostri dati bancari tramite un sito Web di phishing, possono svuotare il conto a loro piacimento, utilizzare la carta di credito per finalità illecite o effettuare acquisti online.
Con le credenziali di accesso agli account di posta elettronica possono leggere informazioni riservate o inviare messaggi fasulli ai vostri contatti, chiedendo loro soldi o favori.
Inoltre esiste il rischio che, facendo clic su un link di phishing, scarichiate un software dannoso che spia i dati sul vostro computer, li rende inutilizzabili o, nel peggiore dei casi, li cripta. I cosiddetti «ransomware», ossia trojan in grado di criptare file e dati dell’utente a fini di estorsione, cifrano i file presenti sul computer e su tutte le unità collegate, rendendoli illeggibili per la vittima. Per le aziende il problema è doppiamente grave, perché comporta anche un’interruzione delle attività a tempo indeterminato. Gli estorsori possono richiedere anche ingenti somme di denaro per rendere nuovamente disponibili i dati, arrivando anche a compromettere l’esistenza stessa di un’impresa.
- non conoscete il mittente;
- l’e-mail non è rivolta a voi personalmente («Gentile cliente»);
- l’e-mail vi chiede di fare urgentemente qualcosa («Effettuate il login entro 2 giorni»);
- l’e-mail contiene minacce («In caso contrario il vostro conto sarà bloccato»);
- il testo è scritto in un italiano scorretto e contiene errori;
- le minuscole e le maiuscole o la punteggiatura utilizzate non sono corrette;
- vi vengono richiesti dati personali;
- l’URL non inizia con https://;
- l’URL contiene simboli sospetti (69z-allianz.ch o az-suisse.clienti.ch);
- il sito Web a cui rimanda il link non ha il certificato di sicurezza SSL (Secure Socket Layer).
Ecco come proteggersi dal phishing
- Non fidatevi delle e-mail provenienti da indirizzi sconosciuti. Spesso a essere vittime di contraffazione sono proprio le imprese più affidabili.
- Siate prudenti se ricevete mail che vi chiedono di fare qualcosa minacciando gravi conseguenze in caso contrario (perdite economiche, penali, blocco del conto o delle carte ecc.).
- Verificate eventuali richieste di pagamento ricevute per e-mail.
- Nelle e-mail sospette, non cliccate sui link e non aprite gli allegati.
- Non aprite allegati con terminazioni bizzarre (es. picture.bmp.vbs).
- Visitate solo siti Web affidabili.
- Controllate regolarmente l’estratto conto e i documenti riepilogativi delle carte di credito.
- Proteggete il computer con programmi antivirus e aggiornateli regolarmente.
Scrivi un commento