E’ una particolare tipologia di truffa realizzata sulla rete Internet attraverso l’inganno degli utenti. Si concretizza principalmente attraverso messaggi di posta elettronica ingannevoli:

Attraverso una e-mail, solo apparentemente proveniente da istituti finanziari (banche o società emittenti di carte di credito) o da siti web che richiedono l’accesso previa registrazione (web-mail, e-commerce ecc.). Il  messaggio invita, riferendo problemi di registrazione o di altra natura,  a fornire i propri riservati dati di accesso al servizio. Solitamente nel messaggio, per rassicurare falsamente l’utente, è indicato un collegamento (link) che rimanda solo apparentemente al sito web dell’istituto di credito o del servizio a cui si è registrati.  In realtà il sito a cui ci si collega è  stato artatamente allestito identico a quello originale. Qualora l’utente inserisca i propri dati riservati, questi saranno nella disponibilità dei criminali.

L’istituto di credito in tutto questo non è esente da responsabilità.  Giurisprudenza in merito alla responsabilità, unitamente alle decisioni dell’ ABF (ve ne sono diverse nel 2021 e 2022 ) stabiliscono con regola generale ” il regime della responsabilità (dell’Istituto) a fronte di un utilizzo non autorizzato di strumenti e
servizi di pagamento….al fine di escludere la responsabilità del Cliente è necessario che il comportamento dello stesso possa configurarsi come colpa grave…e l’onere della prova che l’utilizzatore abbia agito con dolo o colpa grave incombe sull’intermediario (l’istituto di credito) .

In definitiva, se non vi è colpa grave del Cliente la Banca deve rimborsarvi il maltolto.