I crediti hanno una scadenza che varia a seconda della tipologia del credito. Infatti ci sono alcune categorie di crediti che hanno una scadenza decennale, altri quinquennale, altri ancora triennali e infine esistono alcuni che hanno una scadenza biennale. Citiamo alcuni crediti con prescrizione decennale:  crediti con banche e finanziarie e rate di mutuo; crediti derivanti da contratti o atti leciti; crediti con prescrizione quinquennale: pagamento dei contributi da parte del datore di lavoro; pagamento della busta paga del lavoratore dipendente part time o full time, sia nel pubblico che nel privato, diritto al pagamento dello stipendio per il lavoratore dipendente, spese condominiali, canone d’affitto, pagamento degli utili da parte della società; crediti con prescrizione triennale  pagamento compensi a notai e a professionisti, pagamento lezioni private e corsi di lingua inglese; crediti con prescrizione biennale sono ad esempio il diritto al risarcimento danni in caso di incidenti stradali.

Secondo l’art. 2394 del codice civile in tema di prescrizione “Ogni diritto si estingue per prescrizione, quando il titolare non lo esercita per il tempo determinato dalla legge”. La prescrizione delle fatture non pagate determina l’estinzione del diritto a riscuotere un credito. In genere, le fatture  commerciali si prescrivono in 5 anni dalla loro emissione. Per interrompere gli effetti della prescrizione il creditore deve inviare per tempo un atto che la interrompe, ovvero inviare una semplice raccomandata con ricevuta di ritorno, con cui sollecitare il pagamento della fattura.

Qualora non si riscontri l’avvenuta prescrizione, uno strumento che consente di risolvere prevenendo le sofferenze nei pagamenti e i conflitti ad essa legati è il procedimento di Mediazione e l’Arbitrato amministrato. La Mediazione rappresenta una forma di dialogo con la quale le parti, debitore insolvente e azienda creditrice giungono ad un accordo sottoscritto dagli avvocati delle parti e immediatamente esecutivo.

L’Arbitrato amministrato si compone di un Arbitro, ossia di un Giudice Privato, all’interno di un Tribunale Privato, ossia  Camera Arbitrale che decide la controversia con un Lodo Arbitrale, che ha valore di sentenza.

In genere i tempi per emettere un giudizio definitivo sono molto rapidi, ossia una settimana contro la media di 10 anni per una sentenza definitiva in Tribunale, anche i costi sono minori rispetto al giudizio ordinario.

Il Servizio di Tutela e Conciliazione di Arco Consumatori è a disposizione di Consumatori ed Utenti per la valutazione ed analisi delle singole situazioni e stabilire il percorso più idoneo per la risoluzione dei contenziosi.