Una recente sentenza della Cassazione obbliga Tim a rimborsare anche chi non è più suo cliente per la pratica (ritenuta scorretta da Agcom) delle fatture inviate ogni 28 giorni anziché ogni mese. A nulla, in questi anni,  sono valsi i ricorsi di Tim e di tutte le altre compagnie telefoniche contro la delibera AGCOM . Il trucchetto ha consentito ai colossi delle telecomunicazioni di emettere di fatto 13 fatture all’anno invece di 12. La Corte di Giustizia europea ha ritenuto legittimo l’intervento del Garante italiano per le comunicazioni (Agcom) che nel 2018 aveva obbligato le compagnie telefonica a tornare alla normale fatturazione mensile, per le utenze fisse, e a rimborsare in automatico gli utenti vittime della pratica scorretta delle fatture a 28 giorni.

Ecco come fare per farsi rimborsare.

Rimborsi anche per chi non è più cliente Tim

L’ultimo in ordine di tempo è quello che ha coinvolto uno dei principali colossi delle telecomunicazioni, ovvero Tim. Quest’ultima aveva finora rimborsato solo 8% dei clienti coinvolti escludendo gli oltre 5 milioni di utenti che avevano esercitato il diritto di recesso. Tuttavia la Corte di Cassazione, in una recente sentenza, ha messo la parola fine alla questione dando torto a Tim e obbligandola provvedere al rimborso anche dei clienti che avevano esercitato il diritto di recesso. Tim dovrà quindi sborsare oltre 160 milioni di euro per rimborsare un totale di 5.425.978 utenti, (circa il 58% dei consumatori coinvolti).

Come avverranno i rimborsi?

Tim sta inviando comunicazioni a tutti i suoi clienti o ex clienti che hanno diritto ad un rimborso per la fatturazione a 28 giorni; la comunicazione arriva tramite raccomandata o posta elettronica certificata.

Chi ha diritto al rimborso?

Hanno diritto al rimborso tutti i clienti Tim di rete fissa che hanno ricevuto fatture a 28 giorni dopo il 31 marzo 2017. Hanno diritto al rimborso anche gli utenti di telefonia mobile, nel caso in cui il contratto sia legato al contratto madre per la telefonia fissa. Ed inoltre hanno diritto al rimborso anche le persone che non sono più clienti Tim. Questo ultimo step è stato aggiunto come abbiamo visto dopo la sentenza della Corte di Cassazione.

Cosa contiene questa comunicazione?

Contiene un testo come quello qui di seguito e il link per fare richiesta di rimborso.

Se hai ricevuto la raccomandata con cui TIM ti ha informato del diritto al rimborso per il periodo in cui la linea di rete fissa TIM, a te intestata, è stata oggetto di fatturazione con periodicità pari a 28 giorni puoi procedere alla richiesta di rimborso compilando il modulo online dedicato inserendo il codice univoco presente nella raccomandata. Dopo aver verificato la tua richiesta TIM procederà ad accreditarti l’ importo a cui hai diritto.
Se sei un erede del titolare della linea cessata avente diritto al rimborso, inserisci l’ apposito flag sul modulo e segui le istruzioni per procedere con la richiesta.
Desideriamo informarti che laddove nei sistemi amministrativi di TIM risultassero pregresse morosità, l’importo oggetto di rimborso sarà compensato, in tutto o in parte con il debito residuo verso TIM.

Cosa fare se si è ricevuta la comunicazione?

Per prima cosa occorre avere la comunicazione ricevuta su cui è riportato un codice unico e il numero della linea fissa per cui si chiede il rimborso. Questi dati sono fondamentali per inoltrare la domanda di rimborso.

Il processo di richiesta è semplice e si svolge online. Basta cliccare su un link fornito da Tim al modulo online e compilare i dati richiesti, inclusi il codice unico e il numero della linea fissa. Successivamente, sarà necessario indicare se si è stati l’intestatario della linea fissa cessata o erede di quest’ultimo. Infine, si sceglie la modalità di rimborso, che può avvenire tramite accredito sul proprio conto o su un altro contratto attivo con Tim. Tim, inoltre, nel caso ci fossero delle precedenti morosità, utilizzerà il rimborso per compensare il debito.

Cosa fare se la comunicazione non arriva?

Nel caso in cui non si riceva nulla ma si ritenga di avere diritto comunque al compenso, è possibile contattare direttamente i centri Tim utilizzando i canali dedicati all’assistenza clienti, come l’app MyTim, l’area personale sul sito web ufficiale o chiamando il servizio clienti al numero 187 per la linea fissa. Oppure ci si può anche presentare presso un negozio fisico per chiedere informazioni.

In generale se i contatti non hanno successo si può fare un reclamo per iscritto.  Il reclamo è anche consigliato in caso di problemi col rimborso ricevuto. Per farlo occorre inviare una raccomandata a/r all’indirizzo per la linea fissa di TIM o inviare una Pec a Telecomitalia@pec.telecomitalia.it.

SE TI SERVE AIUTO C’E’ ARCO CONSUMATORI

Ricordati che se hai necessita di informazioni o di supporto per  la procedura di rimborso o per  fare reclamo, siamo a Tua completa disposizione.